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giovedì 22 giugno 2017

Cosa c'è di nuovo nella mia libreria - Giugno - Parte III


Questo mese, siamo già al terzo articolo sugli ultimi arrivi nella mia libreria!
Avrò un'estate piena zeppa di libri da leggere!
Pronti, quindi, a scoprire nel dettaglio quali libri si sono aggiunti alla mia collezione?


Ho già letto un libro di questa autrice e ne ho un piacevole ricordo, quindi non vedo l'ora di mettermi all'opera con questa lettura ambientata in India, paese che mi affascina molto.

"Il silenzio della pioggia d'estate"
di Dinah Jefferies

Editore Newton Compton 

1930, Rajputana, India.
Dopo la morte del marito, Eliza, una giovane fotoreporter, si sente persa. A tenerle compagnia c’è soltanto la sua macchina fotografica. La solitudine viene un giorno interrotta da una chiamata e da un incarico inaspettato: il Governo britannico decide infatti di inviarla in un ricchissimo stato indiano per fotografare la famiglia reale. È l’occasione della sua vita e deve sfruttarla a ogni costo. Ma, al suo arrivo, una sorpresa l’attende: giunta al palazzo, conosce il fratello del principe, Jay, un ragazzo giovane, affascinante e dai modi gentili. Uniti dal desiderio di migliorare le condizioni della popolazione locale, che vive in estrema povertà, Jay ed Eliza scopriranno di avere più cose in comune di quanto potessero mai immaginare. Eppure la società indiana, molto tradizionalista, e le loro famiglie la pensano diversamente. E questo li costringerà a una scelta: fare ciò che tutti si aspettano da loro oppure seguire ciò che dice il cuore…

Secondo libro di una saga che ho apprezzato molto.
Non vedo l'ora di incontrare di nuovo i protagonisti che mi hanno accompagnata nel primo volume.

"Il Guardiano delle Quattro Spade - L'Iniquo Re"
di Lidia Gentile

La pace sembra finalmente essere tornata nel Continente degli Elementi.
Ma un attacco improvviso incrina nuovamente l’equilibrio.
Tra un nemico misterioso e sconcertanti verità, scopriranno che la speranza di salvezza risiede del futuro.

Sono rimasta molto colpita dall'ambientazione e dalle sensazioni cupe che emana.
Non ho potuto che chiederne una copia all'editore!

"Strade di notte"
di Gajto Gazdanov

Editore Fazi

Un tassista russo vaga per le strade buie della Parigi degli anni Trenta. È una Parigi misera e splendida, popolata da un sottobosco di personaggi ai margini: nobili decaduti, filosofi alcolizzati, emigrati afflitti da manie di persecuzione, prostitute che imparano la professione da frequentatrici del demi-monde finite in disgrazia. Sono animali notturni, le mille sfaccettature della disperazione umana. Incontri fugaci regolati dal caso, compagni di viaggio con cui condividere un pezzo di strada nell’inevitabile cammino verso la morte. Il tassista osserva, ascolta e si lascia trascinare nelle loro tragiche, insulse esistenze per sfuggire alla solitudine che lo attanaglia e all’amara consapevolezza della vacuità della propria vita, una vita priva di legami e di futuro, una vita da esule, da eterno viaggiatore in terra straniera. Sullo sfondo di questo pellegrinaggio senza meta aleggia lo spettro della grande Russia, patria perduta e rimpianta, della quale in queste pagine si respira tutto il fascino malinconico.
Un romanzo cupo e toccante che ha molto di autobiografico: Gajto Gazdanov trascorse gran parte della vita in Francia, dove si guadagnava da vivere svolgendo i lavori più umili, fra cui quello di tassista notturno. Considerato una delle voci più interessanti dell’emigrazione russa, definito un Nabokov senza Lolita e paragonato a un Proust che si fa tassista, oggi è un vero e proprio classico moderno.


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