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martedì 20 giugno 2017

Review Party "L'eredità dell'abate nero" - Marcello Simoni


Miei cari e adorati Lettori,
eccomi qui a presentarvi il nuovo libro di Marcello Simoni, nelle librerie a partire da questa settimana!
Che dire, sono piuttosto soddisfatta di questa lettura, la "Secretum saga" inizia con i migliori auspici.
Ma vi lascio ora alla mia recensione, e a quella delle altre blogger.
Buona lettura!

Editore Newton Compton
Pagine 352
Prezzo cartaceo 9,90 EURO
Prezzo ebook 4,99 EURO
Anno prima edizione 2017
Genere Thriller storico

Firenze, 21 febbraio 1459.
Il banchiere Giannotto Bruni viene ucciso in circostanze misteriose nella cripta dell’abbazia di Santa Trìnita. L’unico testimone è Tigrinus, un giovane ladro di origini ignote, dai capelli neri striati di bianco, che paga caro l’avere assistito al delitto: immediatamente arrestato con l’accusa di omicidio, solo l’inspiegabile intervento di un uomo molto influente riesce a sottrarlo alla morte. Ma a quale prezzo? Da quel momento in poi Tigrinus sarà braccato e costretto a fronteggiare i tentativi di vendetta di Angelo e Bianca, il figlio e la nipote della vittima, convinti che meriti la forca. Mentre cerca di sfuggire ai parenti di Giannotto, il ladro scopre però qualcosa di decisivo per il proprio destino: la morte del banchiere è legata a un tesoro che si trova su una nave proveniente dall’Oriente. Per aver salva la vita, Tigrinus dovrà stringere un patto con il potente Cosimo de’ Medici e affrontare un incredibile viaggio per mare, alla ricerca di un uomo sfuggente e imprevedibile. Un uomo che pare conoscere tutto sul suo misterioso passato... Un uomo chiamato l’abate nero.

In una notte di aprile del 1439, Cosimo de' Medici ha un incontro segreto con un uomo che viene da lontano e che con sè porta un bambino.
A Cosimo viene assegnato il compito di prendersi cura del fanciullo, in cambio avrà l'oggetto da lui più ambito.
Vent'anni dopo quell'incontro, nell'abbazia di Santa Trìnita, un ladro assiste all'assassinio del banchiere e mercante fiorentino, Giannotto Bruni.
Esterefatto dalla visione, il ladro non fa in tempo a scappare e viene sorpreso dai monaci ed ovviamente incolpato del misfatto.
Viene portato in prigione e interrogato ma presto viene salvato da Cosimo in persona.
Tuttavia, gli eredi di Giannotto, in particolare la nipote Bianca, vogliono vendetta e si scagliano con ferocia verso il ladro, ma una volta di fronte al suddetto assassino, si imbattono in una verità scomoda.
Il ladro, chiamato Tigrinus, rivela infatti di non essere lui in colpevole dell'omicidio, ma di avervi solo casualmente assistito, udendo anche di un certo affare piuttosto redditizio.
Angelo, il figlio di Giannotto, si incuriosisce e si mette subito a cercare tra le carte del padre, sperando di incappare in un'avventura all'altezza di quelle che ama tanto leggere; Bianca, al contrario, è ferma nel suo intento di vendicare la morte dello zio.
I fatti si infittiscono, quando Angelo scopre l'effettiva presenza del fantomatico tesoro annunciato da Tigrinus.
Il ladro, però, ha ora ben altri grattacapi. Cosimo gli fa pagare la scarcerazione, assegnandoli il compito di rapire un monaco.
Una serie di eventi che ramificandosi tra loro danno vita a un mistero mercantile che porterà i nostri protagonisti in un'avventura oltre mare.
Dietro ad ogni angolo, in ogni ombra, si cela un'insidia.
Riusciranno i vari personaggi a sbrogliare la matassa di enigmi che li avvolge?
Un racconto avvincente, che nasce dalla storia ma che su di essa vegono poi ricamati affascinanti peripezie e intricati enigmi.
L'autore si muove con abilità nella Firenze rinascimentale, intrecciando la realtà alla fantasia.
Sono rimasta colpita dallo studio che c'è alla base del romanzo e dalle numerose ricerche effettuate da Simoni.
I personaggi da lui creati, sono poi un mix vario di caratteri.
C'è Tigrinus, uomo abile, che usa il suo fiorente intelletto per togliersi dai guai in cui la sua anima rivoltosa l'ha fatto immischiare.
Bianca, è invece una donna arrogante, resa ardita e imprudente dal dolore. E' agguerrita, fiera, spocchiosa, insomma, non mi è piaciuta affatto!
Al contrario, Angelo è un personaggio debole tanto quanto la cugina è temeraria. Raggirarlo è un compito estremamente semplice così come il sottometterlo.
La chiave per svelare parte degli enigmi a loro legati, ci viene data praticamente subito, nel prologo, diminuendo un po' quel carico di mistero che avvolge il libro.
In generale, però, questa è stata una lettura più che apprezzata.
Mi è piaciuto immergermi nel mondo abilmente creato da Simoni, dove l'aspetto storico la fa da padrone.
Le descrizioni, infatti, sono poco accentuate, i fatti sono il vero fulcro della trama.
In passato avevo già letto un libro di questo autore, e confermo, lo stile di questo scrittore mi piace, soprattutto per il modo in cui rielabora la realtà, aggiungendovi una dose massiccia di arcani. Usando un linguaggio fine, in linea con l'epoca narrata.
"L'eredità dell'abate nero" è il primo capitolo di una saga che promette di essere sorprendente al pari degli altri testi firmati da Simoni.
E' senza dubbi, quindi, che assegno al libro:

- Trama: 4 - Narrazione: 4 - Personaggi: 4 - Cover: 3 - Finale: 3 -

4 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Prima di risvegliarsi udì un fragore di sogni che s'infrangevano su scogli invisibili, nella risacca delle tenebre."

- "Portare a termine la vendetta ha un valore immenso, e voi dovreste saperlo bene."

- "Anche un ladro ha una coscienza, madonna."

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