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sabato 2 settembre 2017

Recensione: "99 giorni" - K.A. Tucker


Editore Newton Compton
Pagine 384
Prezzo cartaceo 9,90 EURO
Prezzo ebook 4,99 EURO
Anno prima edizione 2016
Genere Romanzo Rosa

Abbandonata nella campagna dell’Oregon, dove
la credono morta, una giovane donna sfida ogni previsione e sopravvive, ma quando si sveglia non ha alcuna idea di chi sia, o di cosa le sia successo. La donna si dà il nome di Acqua, per un piccolo tatuaggio che scopre sul suo corpo, il solo indizio di un passato che non ricorda. Accolta da Ginny Fitzgerald, una signora irascibile ma gentile che vive in una fattoria, Acqua comincia lentamente a ricostruire la propria vita. Ma mentre cerca di rimetterne insieme i frammenti, altre domande si fanno strada nella sua mente: chi è il vicino di casa che in silenzio lavora sotto il cofano della sua Barracuda? Perché Ginny non gli fa mettere piede nella sua proprietà? E perché Acqua sente di conoscerlo? Jesse Welles non sa quanto tempo ci vorrà prima che la memoria di Acqua riaffiori. Per il suo bene, Jesse spera che non accada mai. Per questo cerca di tenersi alla larga da lei. Perché avvicinarsi troppo potrebbe far riemergere cose che è meglio lasciare sepolte. Ma si sa, l’acqua trova sempre una strada per tornare in superficie…

Questo è uno dei pochi libri (sì, come no) che ho comprato io e che avevo messo da parte (circa un anno fa) per leggerlo poi quando avrei avuto tempo (questa settimana).
Quando lo presi in ebook rimasi folgorata dalla copertina, cosa successa anche con il suo seguito, che ho preso senza rendermi conto che apparteneva a questa serie.
Beh, vi dico, se non lo avessi già preso, non avrei comprato affatto il secondo capitolo.
E adesso vi dico perché.
Questo libro parla di Jesse e ... non so come chiamarla perchè ha tremila nomi ... diciamo Acqua, il più strambo tra i suoi appellativi.
Insomma, la storia parla di questa ragazza che viene trovata praticamente morta vicino a un edificio abbandonato.
Viene portata in ospedale dallo sceriffo, marito della dottoressa che la cura e padre dell'infermiera che la segue.
Di questa famiglia fa parte anche Jesse, figlio appunto dello sceriffo e della dottoressa.
La situazione medica di Acqua non è delle migliori, ha avuto un aborto spontaneo, è piena di gravi ferite, ha un polmone collassato, una frattura cranica, la milza spappolata e in più ha un'amnesia globale transitoria per ragioni psicologiche ... beh, dopo quello che ha subito, è comprensibile.
Acqua quindi non ricorda nulla, nemmeno il suo nome, saranno le infermiere a battezzarla Jane Doe prima che lei stessa si auto-battezzi Acqua.
Sceglie anche un cognome, quello di Ginny, un'anziana signora brontolona che per un po' ha condiviso una stanza d'ospedale con lei e che poi, la ospita nel suo ranch, che sorge accanto all'abitazione della famiglia di Jesse.
Insomma, come vedete, Acqua non fa che orbitare intorno a Jesse, che di cose ne sa parecchie, più di quelle che vuol far intendere.
Lui la conosce, conosce la ragazza che era prima, ma è importante che lei non scopra, che lei non ricordi.

"Considera quanto sei fortunata, ragazza. Puoi essere chiunque tu voglia, senza il peso del tuo passato."


A livello di personaggi, diciamo che l'unico degno di nota, che mi ha colpito maggiormente è proprio la burbera Ginny, piena di perle di saggezza!
Gli altri non avevano nulla di particolare, nulla che mi colpisse particolarmente.
Per quanto riguarda la narrazione nulla da dire, è la trama che mi ha delusa.
La storia salta avanti e indietro nel tempo, il punto fermo è il ritrovamento di Acqua.
All'inizio mi sono un po' persa tra questi cambi temporali, poi una volta abituata, mi sono ambientata facilmente.
Il problema è la storia in sé, non è che mi abbia rapita particolarmente.
L'ho trovata molto dispersiva, non molto coinvolgente.
All'inizio, devo ammettere, ero rapita, intrigata dalla storia, ma una volta capito lo svolgimento delle vicende, diventa tutto più piatto, non ci sono colpi di scena, diventa monotono, prevedibile.
Più andavo avanti, più veniva meno la mia voglia di termine questa lettura, anzi, se non avessi avuto la curiosità di sapere cosa sarebbe successo a un personaggio di cui non vi dirò altro per non rovinarvi la lettura, avrei abbandonato il libro.
Certamente non sono spinta a leggere il seguito, ma ormai l'ho preso e quindi tanto vale approfittarne.
Facendo quindi una media, ritengo che un voto adeguato per questo volume sia:

- Trama: 3 - Narrazione: 3 - Personaggi: 3 - Cover: 4 - Finale: 3 -

3 Wonderland su 5
Dal libro:

- "Non si può fraintendere lo spruzzo rosso scuro che punteggia la neve attorno alla sua testa."

- "Non ho ancora idea di chi io sia e di sicuro non ricordo di essere stata stuprata e ammazzata di botte."

- "Non sono interessato alla moglie di nessuno.
Sono interessato alla ragazza che mi ha baciato sul ciglio della strada in una sera di pioggia."

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