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mercoledì 13 settembre 2017

Recensione: "Hermanos" - Alessandro Bogani


Pagine 331
Prezzo ebook 0,99 EURO
Anno prima edizione 2016
Genere Avventura

America, fine dell’ottocento. Un pistolero
eccellente poco riflessivo e molto esuberante, uno stratega infallibile e di poche parole, un ex-soldato americano pavido e pigro ed un medico senza le giuste qualifiche alla ricerca della propria strada, si ritrovano in fuga dall’Arizona verso il Messico.
Ricercati con l’accusa di furto di un carico d’oro sia dall’esercito Americano che da quello Messicano e con la certezza della fucilazione in caso di cattura, si vedono costretti a mettersi sulle tracce dei veri responsabili che li hanno volontariamente cacciati in quella spiacevole situazione.
Una volta scoperta la reale destinazione dei lingotti e dei veri ladri, il gruppo apparentemente improvvisato avrà ancora il coraggio di cercare vendetta per la falsa accusa e di provare ad impossessarsi dell’oro?

Questa storia ruota attorno a due fratelli, Rod e Julio, e alle loro avventure, avventure piuttosto rocambolesche.
Sono dei ladri e della loro banda fanno parte anche Diego, un"cugino" ex-soldato americano fallito senza uno scopo nella vita e Andrew, un medico, non dei migliori, mezzo pellerossa mezzo inglese, senza un soldo in cerca di una strada da seguire.

"Era un tipo curioso, con la fissazione di dover trovare la propria strada in questo mondo."


Un gruppo insolito e improvvisato alla conquista di un carico pieno d'oro, che gli sfugge però per ben due volte e come se ciò non fosse sufficiente, li accusano pure del furto, anche se loro, in effetti, non l'hanno mai messo in atto!

"Diego, so solo che qualcuno si sta fottendo il nostro oro. E io a quell'oro ci tengo. E faresti bene a tenerci pure tu, Julio, perchè senza quei soldi io ti ammazzo qui e ora."


Se prima volevano fare il colpo, a questo punto, dato che sono già ricercati per qualcosa che non hanno fatto, tanto vale sfidare la sorte e tentare un nuovo colpo.
Questa volta, però, devono mettersi sulle tracce di chi gli ha soffiato l'oro da sotto il naso e ha scaricato su di loro la colpa.
Riusciranno nei loro intenti? O faranno uno dei loro soliti pasticci?

"Julio! Brutto idiota! Mi spieghi cosa diavolo hai combinato?"


Un gruppo di ladri un po' impacciati e per niente fortunati, accompagnati da uno Julio che di guai ne combina parecchi.
Premetto che non avevo mai letto un libro di questo genere e sono contenta di averlo fatto perchè questo libro è pieno di eventi, sparatorie, cadaveri, intrighi familiari, tristi storie del passato, tradimenti e doppi giochi in perfetto stile western.
La narrazione è semplice, a volte rude e diretta come se ci trovassimo in un saloon, si percepisce l'atmosfera calda del deserto.
I personaggi sono unici e diversi tra loro c'è Rod, il classico bandito e fratello maggiore, Julio il fratellino, eccellente pistolero, un pò incosciente ma dal cuore d'oro, e poi Diego il fifone del gruppo e Andrew, il medico mezzo pellerossa pronto a seguire i fratelli Ostega in capo al mondo.
Nel corso del viaggio poi si aggiungeranno anche altri personaggi che renderanno il tutto più interessante e movimentato, come Francisco il fratello degli Ostega che, anni prima, li aiutò a fuggire. Ma cos'era successo e cosa li teneva lontani?
Poi c'è Rosemalia, la rivoluzionaria, lei vuole rendere il mondo un posto migliore, ma per chi? E sopratutto come?
Un libro davvero fantastico, spruzzato di ironia e avventure, al quale assegno:

4 Wonderland su 5

Recensione a cura di
Dal libro:

- "Uno poteva essere unionista o confederato, nero o bianco, mormone o puttaniere, beh insomma a lui non interessava con chi avesse a che far, purché lo lasciasse vivere in pace.
Due cose solo gli importavano, avere la pancia piena e un tetto sotto cui dormire."

- "Mia madre era una Navajo e mi ha insegnato che un uomo senza una strada da seguire non è un uomo. Fino ad ora ho vagato senza meta e per questo modo. Ma inizio a pensare che il mio destino sia di camminare a fianco di questi banditi, ancora per un pò almeno. E per dirla tutta, anche se mi stessi sbagliando so che a stare con loro c'è sempre da divertirsi."

- "Alla fine, nessuno aveva voglia di parlare, perchè ciascuno aveva i propri pensieri da seguire."

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