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giovedì 4 gennaio 2018

Recensione: "La tentazione di essere felici" - Lorenzo Marone


Editore Longanesi
Pagine 268
Prezzo cartaceo 14,90 EURO
Prezzo ebook 3,99 EURO 
Anno prima edizione 2015
Genere Narrativa Italiana

Cesare Annunziata potrebbe essere definito senza troppi giri di parole un vecchio e cinico rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque e con due figli, Cesare è un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri e dei molti sogni cui ha chiuso la porta in faccia. Con la vita intrattiene pochi bilanci, perlopiù improntati a una feroce ironia, forse per il timore che non tornino. Una vita che potrebbe scorrere così per la sua china, fino al suo prevedibile e universale esito, tra un bicchiere di vino con Marino, il vecchietto nevrotico del secondo piano, le poche chiacchiere scambiate malvolentieri con Eleonora, la gattara del condominio, e i guizzi di passione carnale con Rossana, la matura infermiera che
arrotonda le entrate con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere. Ma un giorno, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c’è qualcosa che non va, e non vorrebbe certo impicciarsi, se non fosse per la muta richiesta d’aiuto negli occhi tristi di Emma... I segreti che Cesare scoprirà sulla sua vicina di casa, ma soprattutto su se stesso, sono la scintillante materia di questo formidabile romanzo, capace di disegnare un personaggio in cui convivono, con felice paradosso, il più feroce cinismo e la più profonda umanità.

"Mi chiamo Cesare Annunziata, ho settantasette anni, e per settantadue anni e centoundici giorni ho gettato nel cesso la mia vita. Poi ho capito che era giunto il momento di usare la considerazione guadagnata sul campo per iniziare a godermela sul serio."

Cesare Annunziata ha due figli ormai adulti, non ama occuparsi del nipote, non riesce a capire il motivo per cui il figlio non gli confessa che è gay e vive in un condominio pieno di vicini singolari.
Di fronte a lui abita Eleonora, la gattara, di sotto c'è invece Marino, l'amico di sempre che da anni non esce dal suo appartamento, e proprio accanto a lui, ora risiede Emma, una giovane moglie nei cui occhi brilla una richiesta d'aiuto.
Nel condominio dove Cesare vive, le mura non bloccano i suoni e le voci dei residenti, motivo per cui, ogni volta che Emma è nei guai, tutto il palazzo rimbomba insieme a lei.

"Qui, se hai il sonno leggero, persino una scoreggia due piani più su può svegliarti."

Cesare ha vissuto tutta la vita evitando di prendere decisioni, ma quando vede lo stato in cui versa Emma, può non intervenire?
Ed ecco che in soccorso a quella giovane donna arrivano tre angeli fuori dal comune: Cesare, Eleonora e Marino. Riusciranno a salvarla?

"Solo che stavolta non posso voltarmi dall'altra parte e fare finta di nulla."
Quanta verità che si annida tra queste pagine!
Il libro mostra una realtà imperfetta, quella di tutti i giorni, uno scenario triste, ingiusto, ma già visto e conosciuto.
Mostra una vita che non è l'ideale, con personaggi pieni di difetti.
Cesare, per primo, è un uomo anziano burbero, schivo, se potesse eviterebbe figli e nipote. Ma per quanto ruvido sia, è un personaggio niente male.
In lui mi rivedo, nei pensieri e anche in alcuni atteggiamenti. Lui, però, riesce a frenare la lingua, a volte, io proprio mai!

"Non odio la gente, è solo che sono troppo preso da me per occuparmi degli altri."

Emma è invece un personaggio estremamente fragile, troppo generoso e gentile.
E' vero, il marito sbaglia a fare quello che fa, ma è anche vero che lei lo lascia fare.

"Ho allora capito che non esistono persone più coraggiose di altre, c'è solo chi affronta il dolore quando deve essere affrontato."

Un libro che ti ricorda che la vita va vissuta, che devi cogliere l'attimo, se no quello scappa e chissà se torna.
E a fine testo, viene spontaneo chiedersi: quanto in basso si deve cadere per decidere che è arrivato il momento di cambiare le cose?

"Ci insegnano le equazioni, Il cinque maggio a memoria, i nomi dei sette re di Roma, e nessuno ci chiarisce come affrontare le paure, in che modo accettare le delusioni, dove trovare il coraggio per sostenere un dolore."

Non è l'opera di Lorenzo Marone che preferisco, ma sicuramente non posso che consigliarla.
Assegno al libro:

- Trama: 4 - Narrazione: 3 - Personaggi: 4 - Cover: 4 - Finale: 4 -

4 Woderland su 5

Dal libro:

- "Datti una mossa, non marcire in casa, fai qualcosa di folle, cerca di rimediare a tutto il << non fatto >> della tua misera vita."

- "Nessuno può essere salvato se non lo vuole."

- "Tutto ciò che è surreale a me piace. E' la realtà ad annoiarmi."

- "Sì, io sono felice come può esserlo un vecchio che ha deciso di derubare la vita finché gli è permesso."

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